La scelta
Quando Dio creò Adamo ed Eva, aveva due regali da dare a loro. Dio disse:
"Ho due regali da darvi, uno è l'arte di far pipì in piedi …..". Adamo lo fermò subito:
"Sì, lo voglio io, sarebbe bellissimo, la vita sarebbe molto più semplice e molto più divertente."
Dio guardò Eva ed Eva fece un cenno di approvazione:
"Non è così importante per me" disse Eva.
Allora Dio lo diede all'uomo.
Adamo urlò di gioia, fece salti e pipì da tutte le parti, spruzzò sulle pareti e corse fino in spiaggia dove fece di nuovo pipì e ammirò il motivo che era riuscito a fare nella sabbia.
Dio ed Eva guardavano l'allegria di Adamo; allora Eva chiese a Dio:
"E cos'era l'altro regalo che volevi dare?"
"Il cervello Eva …….. il cervello!..."
stefano benatti
Leggi la newsletterLa scelta
Quando Dio creò Adamo ed Eva, aveva due regali da dare a loro. Dio disse:
"Ho due regali da darvi, uno è l'arte di far pipì in piedi …..". Adamo lo fermò subito:
"Sì, lo voglio io, sarebbe bellissimo, la vita sarebbe molto più semplice e molto più divertente."
Dio guardò Eva ed Eva fece un cenno di approvazione:
"Non è così importante per me" disse Eva.
Allora Dio lo diede all'uomo.
Adamo urlò di gioia, fece salti e pipì da tutte le parti, spruzzò sulle pareti e corse fino in spiaggia dove fece di nuovo pipì e ammirò il motivo che era riuscito a fare nella sabbia.
Dio ed Eva guardavano l'allegria di Adamo; allora Eva chiese a Dio:
"E cos'era l'altro regalo che volevi dare?"
"Il cervello Eva …….. il cervello!..."
stefano benatti
Leggi la newsletterHipopotomonstrosesquipedaliofobia
È la paura persistente, anormale e ingiustificata delle parole lunghe.
Questo termine, lungo, complicato e composto, deriva dal greco: “hipopoto” (grande), “monstro” (mostruoso), “sesquipedali” (parola grande) e “phobos” (paura). È alquanto ironico che una parola così lunga si usi, precisamente, per denominare la fobia a parole simili. Comprendo gli hipopotomonstrosesquipedaliofobi. Anch’io rifuggo dalle parole lunghe, per la mia incapacità di pronunciarle correttamente.
Comprendo meno, invece, i keraunofobi, ovvero coloro che hanno paura dei tuoni, non comprendo affatto gli enofobi (paura del vino), ed i quasimodofobi, detti anche autodirmorfofobi: coloro che hanno paura di apparire deformi.
Saranno le preoccupazioni ed i problemi che ogni giorno si accumulano, sarà la propensione dell’uomo a non essere mai soddisfatto di nulla e di nessuno, sarà la debolezza dell’uomo che si lascia influenzare da tutto e da tutti, sarà quello che volete, ma il numero delle fobie aumenta ogni giorno.
Una volta c’era la claustrofobia ossia la paura degli spazi chiusi (che si contrapponeva alla agorafobia per gli spazi aperti) oppure una semplice cacofobia per chi rifuggiva il brutto. Oggi abbiamo la triscaidecafobia, che è la paura del numero 13, la decidofobia per chi non vuole prendere decisioni ed anche la cronofobia per chi comprende che il tempo passa inesorabile.
Ci sono persone che, invece, non hanno fobie. Esiste una categoria di persone che non soffre né di cleptofobia (paura di rubare), né di stygiofobia (paura dell'inferno), né di amartofobia (paura di sbagliare o peccare), nemmeno di acatartofobia (avversione per lo sporco), neppure di coprofobia (paura delle feci) e neanche di dichefobia (paura della giustizia, dei giudici o dei processi). Fanno parte di una (ahimè, ahinoi, ahivoi, ahitutti) numerosa schiera di politici romani e di eurodeputati italici.
stefano benatti
Leggi la newsletterPETTEGOLEZZO
S’ignora l’esatta etimologia dei termini pettegolezzo e pettegolo. Qualcuno le fa derivare da peto (dal veneto: “contar tutti i peti” e dal bolognese “cuntar tut i su pet”, raccontare i fatti propri), altri le fanno derivare dal termine latino pithecus, scimmia.
Certo è che il pettegolezzo ha radici molto profonde nella storia dell’umanità, esso rappresenta indubbiamente un aspetto molto antico ed è precedente la scrittura e le varie forme di letteratura. Già ai tempi di Socrate (intorno al 400 a.C.) era molto diffuso ed eccone un esempio:
Un giorno il grande filosofo incontrò un conoscente che, tutto eccitato, gli disse: "Socrate, sai che cosa ho appena sentito di uno dei tuoi discepoli?".
“Aspetta un momento" rispose Socrate. "Prima che tu me lo dica, mi piacerebbe fare un piccolo esame. Si chiama prova del triplo filtro."
“Triplo filtro?" commentò il conoscente. "That's right," continuò Socrate (che conosceva l’inglese). "Prima di parlare con me del mio discepolo prendiamoci un momento per filtrare ciò che stai per dire.
Il primo filtro è la Verità. Sei assolutamente sicuro che ciò che stai per dirmi è vero?". "No", l'uomo disse: "in realtà ho solo sentito parlare e ...". "Va bene", disse Socrate. "Così non si sa se è vero o no.
Adesso proviamo con il secondo filtro: il filtro della Bontà. Ciò che stai per dirmi sul mio discepolo è qualcosa di buono?". "No, al contrario ...". "Allora” continuò Socrate “vuoi dirmi qualcosa di male su di lui, anche se non sei certo se è vero?". L'uomo rimase imbarazzato.
Socrate allora proseguì dicendo: "Puoi ancora superare il test (parlava inglese fluentemente), perché c’è il terzo filtro: il filtro della Utilità. Quello che vuoi dirmi sul mio discepolo sarà utile per me?" "No, veramente".
"Allora", concluse Socrate ", se quello che vuoi dirmi non è né vero né buono né utile, perché me lo vuoi raccontare?"
stefano benatti
Le scimmie e la finanza mondiale
Se hai difficoltà a capire l'attuale situazione finanziaria mondiale la storia che segue potrebbe aiutarti:
Una volta, in un villaggio in India, un uomo annunciò ai contadini che voleva comprare delle scimmie per 10$ l’una. I contadini, vedendo che c'erano molte scimmie in giro, uscirono nella foresta ed iniziarono a catturarle. L'uomo ne comprò migliaia a 10$ ma, quando la disponibilità di scimmie cominciò a diminuire i contadini cessarono i loro sforzi.
L'uomo annunciò che ora le avrebbe comprate a 20$. Ciò rinnovò gli sforzi dei contadini che ripresero a catturare scimmie. Presto il rifornimento diminuì progressivamente e gli abitanti del villaggio cominciarono a tornare alle loro fattorie.
L'offerta salì a 25$, ma la presenza di scimmie divenne così modesta che era difficile vedere anche una sola scimmia, per non parlare di prenderla.
L'uomo annunciò che ora voleva comprare le scimmie a 50$ l’una, tuttavia, dovendo andare in città per alcuni affari, il suo assistente le avrebbe comprate al posto suo.
In assenza dell'uomo, l'assistente disse ai contadini: "Guardate tutte queste scimmie in questa grande gabbia dove l'uomo le ha radunate; se volete, ve le vendo a 35$ l’una, così quando tornerà dalla città gliele potrete rivendere a 50$". I contadini misero insieme tutti i loro risparmi e comprarono le scimmie.
Poi non videro più né l'uomo né il suo assistente, solo scimmie dappertutto.
stefano benatti
CONDIZIONAMENTO
Ormai se la posta elettronica va in tilt per un paio d’ore, in ufficio si scatena il panico. Metà delle persone erano in attesa di ricevere mail importantissime e l’altra metà doveva inviare urgentemente mail vitali per la sopravvivenza della intera umanità. Il telefono (che continua a funzionare correttamente) non è più strumento sufficiente per garantire una corretta comunicazione.
Non è che, per caso, ci siamo fatti un po’ condizionare da questa tecnologia? Forse che stiamo tutti un po’ esagerando? Forse dobbiamo fare una pausa.
Anche Tu, mio caro amico, se sei arrivato al punto che:
a) tenti di mandare e-mail al tuo forno a microonde;
b) sei di cattivo umore perché il forno a microonde non ti ri-sponde mai;
c) in ascensore dopo aver premuto il pulsante del piano, cerchi il tasto "Invio";
d) dopo aver fumato una sigaretta apri una finestra di Windows per fare aria;
e) pensi che le seppie, oltre che a getto d'inchiostro, esistano in versione laser;
f) fai le telefonate da casa digitando prima lo zero per prendere la linea;
g) la sera, prima di dormire, metti in carica le scarpe;
h) l'ultima volta che ti hanno chiesto come si fanno i bambini, hai risposto "si scaricano da internet";
hai bisogno di una pausa! Mandami una mail così ne parliamo.
stefano benatti
Leggi la newsletterLa vera storia del peccato originale
Adamo and Eva don't ebber the time to exprimer the godiment that the tuons and fulmins apparved in the sky and one voice said: "Adamo, Eva, come here! I'm very disgusted with you! How did you permit yourself to touch the Nutella?” "Didn't you remember that it was prohibited?" "..azz..!" esclamed Adamo "It was prohibited!" Oh, sorry, God, I'm very very sorry, I really really was completely scordat..." And God said "Don't do the fint tont, Adamo, I'm God, I can see everything, very tutt, and I know that you and the woman have deliberatament assaggiated the Nutella. So, you have a big punhition, a very castig for your peccat. But siccom I'm sconfinatly good, you can choose, you have two scelts: "Scelt number 1: nothing Nutella for ever and ever in the secols of the secols!" "Nooo!" Eva was piagnucoling "It's a thing very tragic, very very tra-gic!" "Aspett!" said God "Don't be frettolous woman... "Scelt number 2: you can take the Nutella, no problem, let's prend, prend, but for you is the cacciation out of the Paradais. You will have to lavorar with the sudor of your front, you will zapp the terr, you'll have mal of schien and, like this don't bastass, everytime you will mang Nutella, the malediction of the brufols, of the mal of panch, of the cacarel will be cadent on you." "Ah?!" esclaimed Adamo "Thank you God, thank you, we don't interess the cacciation dal Paradais, the important is to have the Nutella! "Goodbye! Ciao, ciao!" And so Adamo and Eva were cacciated and this original peccat and this malediction cadded on lor and on lor discendents, and on the discendents of the discendents.
Di End
stefano benatti
Leggi la newsletterLa vera storia del peccato originale
During the prim temps, Adamo and Eva stetter very happy. Adamo said: "What a cool!" ("cool" is not in Italian "caldo", no. But what does “cool” mean? It means: "Che cul"). "All the Paradais is nostr!" And every day, ognigiorn, they discovered something new. A lot of scoperts. One day the scopert was of the hot water, one day the scopert was of the spaghettis, one day the cigarettes, and cetera and cetera. But one day, a trist day, a very very trist day, Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion, that they called “breakfast”. And after the scopert of the cappuccino, the scopert of the aranch succ, the scopert of the cornetts, they understood that something was mancant. "Eva!" said Adamo “Don't you think that qualcos is mancant here, proprio here, on this fett of pan?”. "Second me" Eva risposed "on the fett of pan you have to metter burr and marmelade." "No, no Eva, you know that the marmelade schif me. I want on this fett something very particular, very very particular. "What do you think about the Nutella?" "No, Adamo you are scording that God said that's vietat!". "Yes, I remember, but only a little assaggiation, don't succed nothing!" And Adamo sces (in the sens of goes down) in the garden where the alber of the Nutella was and he pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett of pan and they assagged the Nutella.
End of Part Tu
stefano benatti
Leggi la newsletterLa vera storia del peccato originale
Once upon a time, many, many, many, ma many years ago, at the beginning of the initiation of the world, there was the caos. One day, God had a folgorant idea and created the Nutella. And God saw that the Nutella was good, very good, very very good. God manged one million of barattols of Nutella sfrutting the fact that God has not a Mamma that strills if you sbaff too much Nutella.
After of which (dopodiche') he created Adamo ed Eva and all the paradais and he diss to Adamo and Eva: now you have all the Paradais; you can do everything, very tutt; you have the permission to eat, to drink, to kiss, nothing lavor, nothing affit, nothing concors, nothing cod alla post, nothing IRPEF, IRES, IRAP etcetera etcetera. Only very ozious life: television, telenovels, football, films, Netflix, TV series, and cetera and cetera. You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradais is yours: air-conditioned, riscaldament, moquette, parquett, tresset, bidet, omelette, etcetera, etcetera. There's just one thing, remember: in tutt the Paradais just one thing is absolutely prohibited. Come, come to me in the garden dissed God: this is "the Nocciola, the tree of the Nutella. Only this alber of the Nutella is prohibited, because I like the Nutella very much, very very much and I want all the Nutella, tutt the Nutella for me, only for me."
End of Part Uan
stefano benatti
Leggi la newsletterPersonaggi Famosi
Dante Alighieri ha scritto la Divina Commedia tra il 1300 ed il 1320 (gli ci sono voluti vent’anni, più o meno lo stesso tempo che ci si mette a leggerla); negli stessi anni Marco Polo stava percorrendo la via della seta, per raggiungere il Cathai (le Indie) e per far visita al Kubilai Khan; viaggio poi raccontato nel Milione che tra l’altro non l’ha scritto Marco Polo ma Rustichello da Pisa.
Forse non sapete che Cristoforo Colombo, sulla Pinta, portò con sé una copia del Milione di Marco Polo; infatti, pensava di arrivare alle Indie cioè in Cina, ma si arenò sulle coste dell’America (che naturalmente non si chiamava ancora così) il 12 ottobre del 1492. Prese il Milione che aveva con sé e cominciò ad imprecare in genovese mandando accidenti al veneziano: si chiese infatti come mai gli abitanti dell’isola su cui era sbarcato non avevano gli occhi a mandorla come riferiva Marco Polo.
Intanto che Cristoforo era alle prese con la forma degli occhi degli indiani, così chiamati perché sempre quello sprovveduto di Cristoforo pensava di essere arrivato nelle Indie … qui interrompo il filo logico per dire che a causa di Cristoforo nacque il primo intoppo diplomatico della storia moderna: Cristoforo, infatti, cercò di con-vincere gli abitanti del posto che erano indiani – questi, un po’ seccati, gli ribatterono che gli indiani che pensava lui erano gialli di pelle – Cristoforo gli propose di chiamarsi indiani neri ma quelli dissero che si sarebbe creato un gran casino quando fossero arrivati gli africani – provarono con il verde ma non piaceva a nessuno e alla fine trovarono un accordo sul colore rosso ed è così gli indiani d’America si chiamano indiani pellerossa.
Allora dicevo, intanto che Cristoforo discuteva sul colore della pelle e sulla forma degli occhi degli indiani, Pico della Mirandola era alle prese con la sua Oratio de hominis dignitate e un frate tal Luca Pacioli da San Sepolcro (città natale anche di Piero della Francesca) scriveva la sua Summa Aritmetica: in esso viene presentato per la prima volta il concetto di partita doppia e quindi: dare e avere, bilancio, inventario.
Tutto questo non c’entra assolutamente nulla con le notizie tributarie che seguono. È solo uno spunto critico per far notare che 500 anni fa l’Italia nel mondo era conosciuta grazie a personaggi come Dante Alighieri, Marco Polo, Cristoforo Colombo, Pico della Mirandola e tanti altri.
Oggi i nostri illustri rappresentanti all’estero sono …. Scusate … non mi viene in mente nessuno ….
stefano benatti
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