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Newsletter Settimana 16/01/2023

Il vaso di Pandora
 
Un giorno, nel tempo prima del tempo, gli uomini vivevano sulla terra in pace, privi di preoccupazioni, senza scandali e corruzioni, liberi di lavorare, senza scioperi, senza crisi economiche, privi di rotture di scatole. Erano diventati, però, arroganti al punto di pensare di poter fare a meno degli Dei e della loro protezione.
 
Zeus, il sovrano dell’Olimpo, irritato da cotanta insolenza, decise così di punirli. Mandò a chiamare Vulcano, il fabbro degli Dei e gli ordinò di realizzare una donna.
"Costruire una donna?!? Non sono in grado di farlo" gli disse.
"Te lo ordino!!!" ripeté Zeus adirato. "Gli uomini devono essere puniti per la loro irriverenza!"
 
E Vulcano obbediente se ne tornò alle sue fucine e cominciò a costruire la donna.
Nulla però era impossibile per Vulcano che, con le sue braccia possenti modellò la donna, la plasmò (cosa che in certi momenti non gli dispiacque neanche tanto), la colorò di tenero rosa e le diede come anima una scintilla del fuoco divino che ardeva in continuazione nelle fucine dell’Olimpo. Finita l’opera, la donna aprì gli incantevoli occhi blu, sorrise e mosse le membra con divina grazia.
 
Zeus le mise nome Pandora, le consegnò un vaso e le disse: “Porterai questo vaso (da allora noto come il “vaso di Pandora”) con te, quando andrai sulla terra. Esso contiene tutti i mali che possono far piangere, soffrire e rovinare gli uomini. Guardati dunque dall'aprirlo, essi si spargerebbero per il mondo, mentre, se resteranno chiusi qui dentro, rimarranno imprigionati in eterno e non potranno nuocere a nessuno”.
 
Pandora accolse, grata, il vaso da Zeus e salita su un cocchio dorato a forma di cigno, trainato da cigni, scese sulla terra.
 
Ma la curiosità, si sa, è donna. Pandora, infatti, appena giunta sulla terra volle vedere a tutti i costi cosa contenesse il vaso e piano piano lo aprì. Dal vaso, però, in un attimo uscì, a folate enormi, un fumo nero, denso e acre e mille fantasmi orribili si delinearono in quelle tenebre paurose che invasero il mondo e oscurarono il sole.
 
C'erano tutte le mostruosità e tutti i vizi e la causa di tutte le sofferenze; dal vaso uscirono a frotte, tra le altre malvagità e crudeltà che si diffusero per l’intero globo terrestre, gli autoproclamati, demenziali e psicopatici capi di stato di potenze nucleari con le loro atroci mire espansionistiche su paesi confinanti, i politici (quasi tutti italiani) con valigie piene di contanti e con le loro bandierine del Qatar, i governatori delle banche centrali con i loro scellerati annunci sugli aumenti dei tassi di interesse, gli speculatori con i loro rincari del prezzo del gas, della benzina (ancor più del gasolio) e dell’energia elettrica ed i bancari con le loro menzogne.
 
Invano Pandora cercò di chiudere il vaso. Solo quando tutto il fumo ne fu uscito, Pandora riuscì a guardare all’interno e scorse un grazioso piccolo uccellino azzurro. Era la Speranza, l’unico bene rimasto agli uomini a conforto delle loro sventure.

stefano benatti

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