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Newsletter Settimana 24/07/2023

Deretano

(disclaimer: lettura sconsigliata agli under 50)

 
A Firenze, al centro della "Loggia del Porcellino", il cui vero nome è Mercato Nuovo, c'è una lastra di pietra, che normalmente non la si scorge di giorno per la presenza del mercato e dell'affollamento della gente. È la cosiddetta "Pietra dello Scandalo".
 
È una lastra, di forma circolare con intarsi di marmo, sulla quale venivano condannati a sedersi violentemente, per più volte ed a sedere nudo, i falsari e i debitori del tempo. Questa "esecuzione" veniva eseguita nei momenti di massimo affollamento con i conseguenti giochi di scherno della gente.
 
Già nell'antica Roma, però, la pietra dello scandalo era un pietrone che si trovava di fronte alla porta maggiore del Campidoglio sulla quale era scolpita la figura di un leone. Anche allora erano obbligati a sbatterci sopra il loro culone nudo coloro che mancavano ai loro impegni oppure coloro che erano stati dichiarati falliti.
 
Da questa punizione, ne è derivato il detto "trovarsi con il culo per terra".
 
Un altro detto di uso comune è “avere culo", avere una fortuna esagerata. Questa espressione, certamente curiosa, sembra sia da riferire con l'abitudine (non so bene di chi) di toccare il culo ai propri amici per augurarsi la buona sorte; corrisponderebbe al gesto di toccare la schiena del gobbo.

Sovente l’uso del termine culo viene inserita in espressioni, definite “ colorite”, che hanno una finalità liberatoria. Capita infatti di avere bisogno di esternare il proprio stato d’animo di fronte ad un torto subito o ad un comportamento altrui che ritieni sia ingiusto nei tuoi confronti. Ecco che allora un bel “vaffa…” ristabilisce gli equilibri.

Non mi spingo oltre.

stefano benatti

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